Ancora una volta, la magia si è ripetuta. Sabato 1° marzo la sveglia è suonata presto per dare il via alla nostra avventura: l’uscita a Venezia. Partenza da Cernusco alle 8 in punto con il passaggio alla Galbusera per completare il “convoglio” con gli altri membri del gruppo. Poi, via in autostrada, verso l’ignoto… o meglio, verso Mestre.
La sacrosanta sosta in autogrill, con caffè obbligatorio e “necessità fisiologiche” da smaltire, è stata un momento di pura soddisfazione per il corpo e per lo spirito. Arrivati a destinazione, abbiamo scaricato le borse in albergo, pronti per l’assalto a Venezia. Prima tappa della nostra missione: l’Isola di Burano In Piazzale Roma il vaporetto per Burano ci attendeva insieme ad altre 400 anime, impazienti di immortalare i colori dell’isola. Un’esperienza da “sardine in scatola” che ha messo alla prova la nostra resistenza fisica, ma che ha reso l’arrivo a Burano ancora più epico!
Burano: un arcobaleno di emozioni
E Burano non ci ha delusi: un’esplosione di colori che ha incantato tutti noi. Le case variopinte, riflesse sull’acqua dei canali, hanno offerto scorci pittoreschi e vibranti. Ogni angolo dell’isola, dalla vivace Piazza Galuppi al suggestivo Ponte di Terranova, si è trasformato in un set fotografico a cielo aperto. Abbiamo avuto l’opportunità di immortalare dettagli unici di Burano, dai merletti artigianali ai panni stesi al sole, (un po’ nascosto, a dire il vero) e agli ultimi preparativi dei carri che la sera avrebbero sfilato per il Carnevale, creando un vero e proprio mosaico di immagini.



Al termine del pomeriggio, in attesa del vaporetto per il rientro, non poteva mancare un aperitivo. E infatti non è mancato. Giunti a Venezia, la sera ci attendeva la cena, che è stata un momento di convivialità e condivisione durante il quale abbiamo potuto scambiarci impressioni e commenti sulle prime fotografie scattate durante la giornata, rafforzando ulteriormente lo spirito di squadra.




Venezia: un palcoscenico di storia e mistero
Il secondo giorno è stato dedicato a Venezia, una città che non smette mai di stupire, una musa che non smette mai di ispirare. Durante il Carnevale, Venezia si trasforma in un palcoscenico magico, dove maschere elaborate e costumi sfarzosi si fondono con l’architettura storica. Abbiamo esplorato i luoghi iconici della città: Piazza San Marco, il Ponte di Rialto, il Ponte dei Sospiri, catturando l’essenza del Carnevale e la bellezza senza tempo di Venezia. I canali e le calli strette hanno offerto innumerevoli spunti fotografici, permettendo di cogliere la dualità della città, tra la sua grandezza passata e la sua anima popolare.
Fotografare Venezia è come intraprendere un viaggio senza fine, dove ogni angolo rivela una nuova sorpresa. La città lagunare offre una varietà infinita di soggetti, dai dettagli architettonici ai riflessi sull’acqua, dai volti mascherati alle scene di vita quotidiana. Ogni scatto diventa un’opera d’arte, un modo per interpretare e raccontare la storia e l’atmosfera di Venezia.
E, inesorabile, è purtroppo arrivato il momento di rientrare, non prima di esserci gustati uno (forse due) spritz accompagnati da gustosissimi cicchetti.
L’uscita fotografica a Venezia è stata ancora una volta un’esperienza arricchente, che ci ha permesso di esprimere la nostra creatività e di catturare la bellezza di una città unica al mondo. L’entusiasmo e la voglia di stare insieme, la passione di tutti e la capacità di trasformare ogni dettaglio in un’opportunità per creare ricordi indelebili hanno fatto di questa uscita un altro indimenticabile successo. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo. Carpe Diem!