Circolo Fotografico Carpe Diem
4X4: sedici persone su quattro macchine, tutte elegantemente bianche neanche avessimo organizzato la cosa apposta, sono partite dal nostro abituale comodissimo parcheggio di Cernusco in una bella giornata di sole a un’ora più che comoda per evitare una levataccia. Direzione Cremona, città rinomata nel mondo per i suoi liutai nonché sede del Museo del violino.
Prevista, infatti, una visita guidata all’interno di due laboratori di liuteria tradizionale cremonese dove da secoli vengono costruiti vari tipi di strumenti ad arco come violini, viole, violoncelli e contrabbassi. I nostri sedici, in anticipo rispetto all’appuntamento, si sono rifocillati con uno spuntino leggero per lasciare spazio alla cena serale, prevista abbondante e in un’osteria tipica. I due bar della città nei quali ci siamo fermati dividendoci in altrettanti gruppi avevano ritmi particolarmente lenti a cui noi di Milano e dintorni non siamo abituati.
Tra chiacchiere e battute sono finalmente comparsi i nostri toast, ribattezzati i toast più lenti del mondo, dopo un’attesa di soli 40 minuti! I panini dell’altro gruppo hanno richiesto un tempo analogo. Dopo un breve ricongiungimento per il caffè nella speranza di trovare un servizio più celere, i soci gitanti hanno dovuto nuovamente dividersi in due per la visita, perché gli ambienti degli artigiani sono piuttosto piccoli e le normative anti-Covid ancora incombono.
Con sorpresa entrambi i liutai, a Cremona da decenni, provenivano dall’estero: uno dalla Francia e l’altro dall’Argentina. La visita è stata per tutti molto interessante anche se personalmente non sono riuscita a scattare grandi foto a causa di una finestra dritto dietro all’oratore che creava un forte controluce.
Ricomposto il gruppo e scambiati i racconti sul proprio liutaio e relativo accento qualcuno ha pensato di salire in cima al Torrazzo, uno dei monumenti simbolo della città che, con i suoi 112,54 metri, è una delle torri campanarie più alte d’Europa. Dopo l’arrampicata su per impervie scalette che sembravano davvero non finire mai, abbiamo potuto godere di una magnifica vista a 360° sui dintorni e sui tetti rossi della città sottostante. E qui foto a più non posso, compresi gli scatti dall’alto all’ombra del campanile, agli amici rimasti alla base e alla statua di un santo con una sciabola nel cranio!
Dopo qualche acquisto gastronomico di mostarda di frutta, che si è rivelata in seguito veramente micidiale all’assaggio perché fortissima, abbiamo fatto una puntata alla vicina Colonia fluviale “Roberto Farinacci”, risalente all’epoca fascista. Purtroppo a quell’ora era già chiusa quindi abbiamo potuto solo osservare da fuori la caratteristica forma di nave e l’architettura datata, non proprio definibile bella. La struttura è stata da poco strappata al degrado e restaurata ed è visitabile in orari diurni…..
Facce da Soci!
La giornata si è infine conclusa nel migliore dei modi con un’ottima cena a base di prodotti tipici della zona. Quasi tutti abbiamo scelto prelibatezze del luogo, cucinate a regola d’arte nella Trattoria Alba, locale storico, e servite assai più rapidamente dei toast a pranzo, nonostante avessimo ordinato una gamma di piatti da far girare la testa al cuoco in cucina. L’ultima sorpresa è stata scoprire che il gestore ha origini pugliesi, anche se si è trasferito a Cremona da tempo e si è adattato alla cucina tipica per non snaturare il locale. Insomma, nell’insieme non so con quanti cremonesi abbiamo interagito ma la visita alla città è stata ugualmente bella e tipica, anche se con qualche tocco “esotico”, e la compagnia piacevolissima. Grazie agli organizzatori!
Elena Mattioli
Le nostre foto